GD 300 REAL BCR-ABL
RICERCA DELLE TRASLOCAZIONI CROMOSOMICHE IN REAL TIME PCRL’analisi biomolecolare di traslocazioni cromosomiche, associate a tumori ematopoietici, fornisce una importante strumento per la diagnosi precoce ed il monitoraggio della risposta dei pazienti alla terapia.
Il cromosoma Filadelfia (Ph), una traslocazione reciproca sui cromosomi 9 e 22 è riscontrata nel> 90% dei pazienti affetti da leucemia mielogena cronica (CML) e nel 15-25% dei pazienti con leucemia linfoblastica acuta (ALL).
Tale traslocazione traspone il gene protoncogeno c-ABL dal cromosoma 9q34 al gene BCR sul cromosoma 22q11 dando vita ad un riarrangiamento cromosomico noto come BCR-ABL, un gene chimerico che, trascritto ad un mRNA specifico, codifica una proteina chimerica di 210-Kda, detta p210BCR-ABL, responsabile di un incremento dell’ attività della tirosina chinasi.
Nel 99% dei pazienti affetti da CML sono presenti 2 tipi di giunzione del BCR-ABL (BCR-ABL Maggiore),indicati comunemente come b2-a2 e b3-a2, dovuti all’esclusione (b2-a2) o all’inclusione (b3-a2) di 78bp dall’esone 14 (o b3 del Major-brekpoint cluster region, M-BCR).
Nel 60% della ALL (e solo sporadicamente nella CML), è stato riscontrato un secondo riarrangiamento molecolare (BCR-ABL minore) collocato nel minor-brekpoint cluster region (m-BCR), il quale determina una giunzione tra il primo esone del gene BCR (detto e-1) e l’esone 2 dell’ABL (e1-a2); tale riarrangiamento viene evidenziato dalla produzione di una seconda proteina chimerica di 190-Kda,detta p190BCR-ABL.
Tra i vari metodi utilizzati per la determinazione del clone Ph+, la RT-PCR specifica per il mRNA del BCR-ABL è il più sensibile ed il più utilizzato, specialmente per l’identificazione della presenza di livelli rilevabili della malattia residua minima (MRD) in pazienti in completa remissione citogenetica dopo la terapia.
info:
Il dispositivo GD 300 Real BCR-ABL consente la ricerca della traslocazione BCR-ABL; il dato è ottenuto mediante amplificazione genica del mRNA estratto da sangue periferico o midollare.
La specificità della metodica è garantita e dalla curva di melt eseguita in automatico, al termine della reazione di amplificazione .
La reazione d’amplificazione utilizza la tecnica RT-PCR che, in singolo step, prevede una fase di retrotrascrizione a cui fa seguito l’amplificazione, generando tre frammenti rispettivamente di 168 bp (b2-a2) ,di 90 bp (b3-a2) e di 88 bp (ABL, gene di riferimento).
Per il clone e1-a2 l’amplicone è pari a 126 bp.
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Data pubblicazione: 24/04/2008
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